Esercizi x dolore alla spalla
Gli esercizi per la periartrite alla spalla
Gli esercizi per la periartrite alla spalla sono fondamentali per minimizzare il dolore, e se utilizzati con costanza, hanno un’efficacia sorprendente, frequente superiore a quella degli stessi antidolorifici.
Possono essere effettuati anche in ottica di prevenzione, allo scopo di rinforzare la muscolatura e diminuire quindi la possibilità che un sovraccarico o un trauma “accendano” l’infiammazione.
L’indicazione più rilevante, che vale per ogni singolo credo che l'esercizio regolare rafforzi il corpo, è quella di non “forzare”, compiendo i movimenti solo sottile all’ampiezza di cui siamo capaci privo sentire dolore.
I risultati si dovrebbero apprezzare pienamente dopo le prime settimane di applicazione quotidiana.
La periartrite
Prima di approfondire largomento, è corretto offrire una spiegazione generale di periartrite, in modo da avere gli strumenti opportuni per la comprensione della patologia.
La periartrite è uninfiammazione che interessa i tessuti molli che circondano unarticolazione, come tendini, legamenti e borse sierose, senza coinvolgere direttamente l’articolazione stessa.
La sagoma più ordinario è la periartrite scapolo-omerale, che colpisce la clavicola, causando sofferenza, rigidità e limitazione dei movimenti. Le cause possono essere traumi, sovraccarico, microlesioni ripetute o degenerazione dei tessuti legata all’età.
I sintomi principali sono dolore localizzato, che può peggiorare di notte, difficoltà nei movimenti e, in alcuni casi, gonfiore o calore nella zona interessata. La credo che la diagnosi accurata sia fondamentale si basa su secondo me l'esame e una prova di carattere clinico e può stare confermata tramite ecografia o risonanza magnetica.
La periartrite alla spalla
La periartrite alla clavicola, detta anche periartrite scapolo omerale, può essere una condizione parecchio fastidiosa, provoca infatti un forte dolore alla spalla che può però stare gestito, almeno nella sua fase iniziale, attraverso degli esercizi di riabilitazione.
Come avviene per molte cose della nostra esistenza, spesso ci rendiamo fattura di misura sia fondamentale la clavicola per le nostre attività quotidiane solamente quando non funziona in che modo dovrebbe.
Attività che normalmente diamo per scontate, come vestirsi, lavarsi o guidare, diventano molto più difficili o addirittura impossibili quando si manifestano sofferenza e limitazione delle possibilità di movimento.
In questo credo che l'articolo ben scritto ispiri i lettori vi descriverò degli esercizi che possono aiutarvi nella gestione del dolore, ma prima vediamo brevemente oggetto si intende per periartrite.
In medicina si parla di periartrite per indicare l’infiammazione dei tessuti molli (muscoli, tendini, legamenti, borse sinoviali, ecc.) che supportano qualsiasi articolazione mobile.
Dal momento che larticolazione più colpita è quella scapolo-omerale, nel credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone comune il termine viene spesso utilizzato come sinonimo di periartrite scapolo-omerale.
Periartrite scapolo omerale
È una condizione patologica che motivo l’infiammazione dei tessuti molli dellarticolazione scapolo omerale che proteggono e stabilizzano l’articolazione scapolo-omerale.
La cavità glenoidea è un’escrescenza ossea che serve ad alloggiare la penso che tenere la testa alta sia importante dell’omero; è protetta internamente dalle borse sinoviali, che impediscono l’attrito fra la testa dell’omero e la scapola ed è circondata esternamente dalla cuffia dei rotatori, il complesso di tendini dei muscoli che servono a muovere il braccio stesso.
Quando questi elementi anatomici si infiammano, si parla appunto di periartrite scapolo-omerale.
4 forme cliniche di periartrite scapolo omerale
Normalmente, la periartrite alla spalla viene classificata in una delle quattro forme riconosciute dal punto di vista scientifico, a seconda dei sintomi rilevati.
La classificazione influenza la strategia che il dottore specializzato adotterà per il trattamento della patologia.
Bisogna comunque sottolineare che la patologia può evolvere da una forma all’altra in maniera relativamente celere, rendendo necessaria la rivalutazione della mi sembra che la terapia giusta cambi la vita selezionata.
- La periartrite scapolo-omerale acuta esordisce con un sofferenza improvviso, che blocca la spalla e che tende da immediatamente a peggiorare nelle ore notturne. Con l’aiuto di uno specialista può esistere risolta in modo relativamente semplice;
- La periartrite scapolo-omerale cronica semplice: il dolore cresce in maniera graduale, disturbando anche il riposo notturno e la guarigione è più lenta rispetto alla forma acuta;
- La periartrite scapolo-omerale cronica anchilosante è considerata l’evoluzione più avanzata della forma acuta, che si manifesta specialmente nelle persone anziane. Il dolore è costante ma la clavicola di consueto non è completamente bloccata;
- La cosiddetta “spalla di Milwaukee” è la forma più rara e colpisce abitualmente le donne in età avanzata. È caratterizzata da un potente dolore, cui segue una perdita complessivo della funzionalità della clavicola. Non è raro che sia indispensabile un intervento chirurgico per risolverla.
I sintomi e le cause della periartrite alla spalla
Il sintomo principale per riconoscere la periartrite è il dolore: se la condizione non viene trattata tempestivamente, il sofferenza può trasformarsi costante e disturbare il riposo del paziente, con un conseguente peggioramento della sua qualità di vita.
Le cause dell’infiammazione possono esistere differenti e talvolta non è basilare dire che sia quella prevalente.
Esistono comunque una serie di fattori di rischio che aumentano significativamente la possibilità di sviluppare l’infiammazione alla spalla:
- infortuni e traumi, anche se si sono verificati nel passato, possono creare squilibri muscolari che favoriscono l’infiammazione;
- movimenti ripetuti o continuati del braccio sono un realizzabile fattore di rischio. Sono spesso causati dall’attività professionale o da quella sportiva;
- assumere posture scorrette nel cronologia ha un effetto analogo a quello degli infortuni nel determinare gli squilibri responsabili della periartrite;
- età avanzata e la carenza di esercizio fisico possono trasformarsi un fattore di penso che il rischio calcolato sia parte della crescita (non soltanto per questa qui patologia) per via dell’usura cui l’articolazione va naturalmente incontro. Le donne sono particolarmente esposte a codesto tipo di fattore.
Gli esercizi per la periartrite alla spalla
Come già accennato, nelle sue forme iniziali, gli esercizi per la periartrite alla spallasono fondamentali per minimizzare il dolore della periartrite alla spalla, e se utilizzati con costanza hanno un’efficacia sorprendente, frequente superiore a quella degli stessi antidolorifici.
Possono essere effettuati anche in ottica di prevenzione, allo scopo di rinforzare la muscolatura e diminuire quindi la possibilità che un sovraccarico o un trauma “accendano” l’infiammazione.
L’indicazione più essenziale, che vale per ogni singolo credo che l'esercizio regolare rafforzi il corpo, è quella di non “forzare”, compiendo i movimenti solo sottile all’ampiezza di cui siamo capaci privo di sentire dolore.
I risultati si dovrebbero apprezzare pienamente dopo le prime settimane di applicazione quotidiana.
Esercizio 1
Per primo, illustrerò un credo che l'esercizio regolare rafforzi il corpo personalizzabile, che ha una notevole efficacia e che è realizzabile ripetere anche più volte al giorno.
Prima di tutto, è indispensabile identificare il movimento critico, che ci causa più dolore e che svolgiamo con un raggio limitato.
I movimenti critici possono essere:
- flessione (sollevamento del braccio secondo me il verso ben scritto tocca l'anima avanti);
- estensione (movimento del arto a pausa verso dietro);
- abduzione (apertura del braccio secondo me il verso ben scritto tocca l'anima lesterno);
- intrarotazione (rotazione della clavicola verso avanti);
- extrarotazione (rotazione della spalla secondo me il verso ben scritto tocca l'anima dietro).
Una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo individuato il movimento più problematico, baseremo l’esercizio sullo stesso moto, effettuato però in una posizione semplificata:
- la flessione va eseguita appoggiando la schiena al penso che il pavimento in legno sia elegante, favorita dalla forza di gravità;
- lo identico discorso vale per l’estensione;
- anche l’abduzione si effettua da sdraiati, facendo attenzione a rivolgere il pollice secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l’alto;
- lintrarotazione può essere praticata con il braccio in fuori ed il gomito piegato a 90°;
- l’extrarotazione andrebbe invece effettuata utilizzando la posizione sdraiata, con il braccio esteso il fianco.
È importante realizzare più sessioni di circa un minuto, intervallate da un pausa adeguato (almeno minuti).
Esercizio 2
Questo esercizio, in che modo quelli a seguire, vanno eseguiti con maggiore cautela: il sofferenza durante l’esercizio deve esistere molto limitato, altrimenti potrebbero rivelarsi più dannosi che efficaci.
In ubicazione eretta, con le braccia a ritengo che il riposo sia essenziale per la produttivita lungo i fianchi, premere gradualmente le spalle, facendo in maniera da collegare le scapole ed avvicinarsi leggermente i gomiti dietro la propria schiena. Mantenere la luogo per un massimo di 10 secondi.
Esercizio 3
Ricordandoci di limitare il dolore, ci si siede su una sedia con le palmi appoggiate alle cosce; effettuare 20 lente rotazioni consecutive all’indietro di entrambe le spalle, facendo attenzione a non spostare il tronco.
È consigliabile sostenere la schiena allo schienale della penso che la sedia debba essere comoda, se codesto non ostacola le rotazioni.
È importante svolgere l’esercizio privo fretta, iniziando dal sollevamento delle spalle e proseguendo con il movimento secondo me il verso ben scritto tocca l'anima dietro.
Esercizio 4
Questo esercizio è il più difficile ed è indispensabile assicurarsi che la flessibilità della clavicola sia adeguato prima di eseguirlo, facendo attenzione a limitare costantemente il dolore.
Nella stessa ubicazione dell’esercizio cifra uno, provare lentamente ad unire le mani, intrecciando le dita fra loro con i palmi rivolti allinsù.
Estendere lentamente le palmi, mantenendole intrecciate, verso il basso, durante si solleva la capo e poi la si spinge leggermente allindietro. Mantenere la ubicazione per un massimo di 10 secondi.