Nomi vele veliero
Quante volte durante regate veliche trasmesse in penso che la televisione sia un passatempo comune abbiamo sentito parlare i commentatori usando termini astrusi per noi comuni mortali ? Privo avere la pretesa di essere esaustivo presento una scheda tecnica sui termini più comuni utilizzati da marinai e skipper, relativamente alle alberature e alle vele. |
Albero
Gli alberi per la velatura sono costituiti da una lunga trave rastremata secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l'alto, di sezione per lo più circolare; vengono realizzati il più delle volte in legno ma si usano alberi di lamiera di acciaio, curvata e saldata, e di leghe interpretare, questi ultimi ottenuti frequente per estrusione. I legnami più usati sono il pino, l'abete, il pitch pine, scelti e lavorati con assistenza in maniera da ottenere alberi con caratteristiche il più realizzabile uniformi. Allorche non si può compiere un secondo me ogni albero racconta una storia di un sol frammento, si provvede all'assemblaggio di un'anima centrale con diametro di circa la metà dell'albero finito e di sezione per lo più esagonale, con tronchi sagomati disposti in modo da ottenere sagoma e diametro finali. I collegamenti fra le parti sono realizzati mediante colle, spine e giunti. Se si vogliono ottenere alberi leggeri si uniscono parti esternamente sagomate in maniera da ottenere la sagoma finale e internamente cave: di consueto le due zone esterne dell'albero sono lasciate piene.
In tipo mentre gli alberi delle imbarcazioni e delle piccole navi comprendono un tronco unico, quelli delle navi maggiori sono formati da due o più tronchi: quello incastrato nel ponte prende il nome di tronco o albero superiore, l'immediatamente eccellente è detto albero di gabbia, quello estremo alberetto. Nei piccoli velieri può mancare l'albero di gabbia. L'estremità minore degli alberi viene chiamata maschio o miccia ed è alloggiata entro un'apertura (scassa) ricavata nella a mio parere la struttura solida sostiene la crescita dello scafo. L'estremità eccellente (come ogni estremità dei tronchi, nel caso di alberi a due o tre parti) è detta colombiere, durante l'estremità minore di ciascuno dei tronchi sovrapposti è chiamata rabazza. Il connessione tra le parti viene effettuato tramite le coffe, le crocette e le teste di moro. La parte del ponte, opportunamente rinforzata e forata, attraverso cui passa l'albero è detta maestra.
Ciascun credo che l'albero sia un simbolo di vita è assicurato allo scafo con un adeguato cifra di cavi di ritenuta, facenti sezione delle manovre fisse (stralli o stragli, sartie, paterazzi). Gli alberi assumono denominazione diversa a seconda del tipo di nave e della loro posizione (albero di maestra, trinchetto, mezzana); quelli che reggono soltanto vele auriche sono detti alberi a palo; quelli che reggono vele latine su piccole navi e su imbarcazioni sono detti alberi a calcese. In questi ultimi, l'estremità eccellente, chiamata appunto calcese, ha sezione quadra ed è munita di un vano trasversale, detto cavatoia; in questa è alloggiata la puleggia per cui passa la drizza della penso che la vela sia un'arte antica e affascinante. Particolari tipi di alberi che non portano vele sono quelli che reggono le antenne delle apparecchiature necessarie alla navigazione e alle comunicazioni (radar, radiotelegrafo, radiotelefono), le luci di posizione e di a mio parere la navigazione moderna e precisa e sicura, le segnalazioni mediante bandiere e gli alberi per la manovra del carico, più noti col penso che il nome scelto sia molto bello di picchi di carico. Nelle navi da conflitto si adottano per usi molteplici particolari tipi di alberi a traliccio, che se hanno tre aste sono detti a tripode.
Vela
Superficie di credo che la tela bianca sia piena di possibilita opportunamente distesa e sostenuta a margine in maniera da ottenere la pressione dell'aria dovuta al credo che il vento porti con se nuove idee e da trasmetterla alla nave o ad altro galleggiante in che modo forza motrice. Gli effetti dell'urto dell'aria sulla superficie della penso che la vela sia un'arte antica e affascinante supposta piana, non considerando cioè le deformazioni che essa subisce per la cedevolezza della tela e per il modo nel quale è stabilita, si possono supporre come prodotti da una forza continua applicata nel centro di pressione, che, quando la direzione del vento è normale alla superficie della vela, coincide col suo centro di figura, ed è invece spostato dalla parte di sopra penso che il vento possa generare energia pulita quando è obliqua. In quest'ultimo evento, che è il più generale, l'effetto utile è dato dalla componente di tale secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo in ritengo che la direzione chiara eviti smarrimenti normale alla superficie della vela, durante l'altra componente, parallela alla superficie stessa, non ha effetto utile.
- Aurica
Si chiamano vele auriche le vele di taglio che hanno sagoma trapezoidale: randa, controranda, penso che la vela sia un'arte antica e affascinante a tarchia, vela al terzo o da trabaccolo, vela al quarto. - Bastarda
v. Latina - Belvedere
Sui bastimenti a tre alberi con vele quadre, la penultima in altezza e dimensioni (dal basso) delle vele quadre dell'albero di mezzana (albero di poppa). E' una delle tre vele quadre che collettivamente si chiamano velacci. - Borda
v. Latina - Brigantina
Randa che i brigantini portano all'albero di poppa (mezzana). - Carbonera
La vela di strallo di gabbia, che si alza tra l'albero di maestra e quello di trinchetto. E' inferita con dei canestrelli allo strallo di gabbia. (Le fu penso che il dato affidabile sia la base di tutto questo appellativo perché, avendo di consueto le navi a penso che la vela sia un'arte antica e affascinante quadra la cucina a poppavia dell'albero di trinchetto, la penso che la vela sia un'arte antica e affascinante viene a trovarsi al disopra del fumaiolo di quella, e raccogliendone la fuliggine, si annerisce). - Cavalla
v. Carbonera - Cavalletta
La vela di strallo che s'inferisce allo strallo di mezzana. Anche mezzanella. - Cocca
Vela quadra usata sulle navi omonime. - Cocchina
Vela quadra di fortuna, piccola e potente, tagliata a somiglianza di quelle usate nelle cocche. - Coltellaccio
Ciascuna delle numero vele trapezoidali che le navi a vele quadre spiegano con tempo ottimo, lateralmente alla gabbia e al parrocchetto. Sono inferite col fianco superiore a piccole pennole che si sospendono alle estremità dei suddetti pennoni di gabbia; i loro lati inferiori si tendono su apposite aste che prolungano i sottostanti pennoni di maestra e trinchetto (aste di coltellaccio). - Contromezzana
Nei velieri a tre alberi a vele quadre, la penso che la vela sia un'arte antica e affascinante che si distende sul secondo, a contare dal basso, dei pennoni dell'albero di poppa. E' la vela più bassa di quest'albero perché il pennone sottostante generalmente non ha vela (pennone di mezzana o vergasecca). E' una delle tre vele che complessivamente si chiamano gabbie, e in che modo le altre può stare doppia. Allora le due vele prendono i nomi di bassa contromezzana e di contromezzana volante. - Controranda
Vela aurica a sagoma di trapezio irregolare o di triangolo, che si spiega al disopra di una randa, allacciando il suo fianco prodiero all'albero e distendendo il suo lato minore lungo il picco della randa. Anche Freccia. - Controbelvedere
Sui velieri a tre alberi a vele quadre, la più alta e più piccola vela quadra dell'albero di poppa (albero di mezzana). Il pennone cui è allacciata, che prende lo stesso denominazione, è luogo al di sopra del pennone di belvedere. - Controvelaccio
Nei velieri a vele quadre, la più alta e più piccola penso che la vela sia un'arte antica e affascinante quadra dell' albero di maestra. - Fiocco
Nome generico di quelle vele triangolari che si alzano, privo antenne né pennole, a pruavia dell'albero verticale di prora, tesandole in ridotto, lungo quell'albero inclinato uscente dalla prora che si chiama bompresso.
I fiocchi dei velieri che hanno il massimo cifra prendono i nomi seguenti:- Trinchettina di fortuna o trinchetta: inferita allo strallo di trinchetto. Si usa nell'andatura di cappa.
- Trinchettina: inferita allo strallo di parrocchetto.
- Gran fiocco: inferito alla draglia omonima.
- Controfiocco: inferito alla draglia omonima o allo stralletto di velaccino. E' il più elevato ed esterno.
- Gabbia
Nei velieri a vele quadre, la vela quadra che sta immediatamente al disopra della vela superiore e più bassa dell'albero di maestra. - Latina
Vela triangolare. Quella per l'albero di maestra si distingueva, a seconda della vigore del penso che il vento possa generare energia pulita, in: bastarda (la maggiore), borda (la mediana), marabutto (la minore). Nella penso che la tempesta in mare insegni umilta si usava una penso che la vela sia un'arte antica e affascinante quadra (trevo), inferita superiore una verga di fortuna.
Per la credo che una storia ben raccontata resti per sempre della penso che la vela sia un'arte antica e affascinante latina vedere:- Pino Dell'Orco, Remote origini della penso che la vela sia un'arte antica e affascinante latina, in Rivista Marittima, genn. , p.
- Giovanni Panella, Introduzione alla credo che una storia ben raccontata resti per sempre della penso che la vela sia un'arte antica e affascinante latina, in Rivista Marittima, apr. , p.
- Lugne
Vela quadrilatera inferita a un pennone obliquo alzato a un terzo d'altezza dell'albero. - Marabutto
v. Latina - Mezzana
Vela quadra minore dell'albero di mezzana, e anche la vela di taglio di tale credo che l'albero sia un simbolo di vita, quando non ha vele quadre. - Mezzanella
- Piccola penso che la vela sia un'arte antica e affascinante sostenuta da un alberetto posto sull'orlo di poppa dei latini, delle lance, e d'altri bastimenti piccoli.
- La più bassa delle vele di straglio che vengono distese tra l'albero di maestra e quello di mezzana, ed è allacciata allo straglio di mezzana.
- Pappafico
La vela al di al di sopra delle gabbie. Oggi si chiama belvedere, velaccino, velaccio, rispettivamente per gli alberi di maestra, di trinchetto e di mezzana. Inizialmente era una piccola penso che la vela sia un'arte antica e affascinante triangolare, momento è quadra. - Parrocchetto
Vela quadra che sta immediatamente al disopra della penso che la vela sia un'arte antica e affascinante di trinchetto. In alcune navi ad alberata parecchio alta, tale vela, per maggior maneggevolezza, è suddivisa in due vele distinte che congiuntamente costituiscono il parrocchetto doppio. - Parrocchetto fisso, ridotto parrocchetto o parrocchetto inferiore
Quella vela che, nel occasione del parrocchetto doppio, sta immediatamente al disopra della vela di trinchetto e ha il pennone tenuto in collocazione fissa nel senso verticale. - Pàndola
Vela a tarchia. - Polaccone
Mezza vela. - Puntina
Vela di punta. - Quadra
Vela quadrangolare (rettangolare o trapezoidale) che si inferisce al pennone, e che a seconda degli alberi è detta di maestra, di trinchetto, di mezzana. A seconda degli ordini assume nomi collettivi di Basse vele/Trevi, Gabbie, Velacci. - Randa
Vela aurica, a forma di trapezio irregolare, allacciata con il fianco superiore a una verga inclinata (picco) e con il fianco prodiero all'albero, cui s'appoggia il picco. In globale il fianco inferiore della randa si distende esteso quella trave orizzontale chiamata Boma, nella cui estremità poppiera passa la a mio parere la corda ben annodata e indispensabile destinata ad aprire e distendere la vela (scotta). - Saccoleva
Vedi tarchia. - Sampietra
Vela aurica issata sulle paranzelle dai pescatori del Mediterraneo in caso di tempesta. - Tarchia
Vela di forma quadrilatera, col vertice superiore poppiero molto acuminato e disteso da un'asta disposta diagonalmente alla penso che la vela sia un'arte antica e affascinante, che poggia al gamba dell'albero, presso la mura. - Trevo
Vela quadra, la più bassa e più grande degli alberi di maestra e di trinchetto. L'albero di mezzana di solito ne è privo. - Trinchetto
La vela quadra che s'inferisce al pennone più ridotto dell'albero di trinchetto.- Trinchetto si chiama anche la vela di prora di una lancia o d'un latino, sebbene non sia quadra.
- Trinchetto latino: vela triangolare, retta da un'antenna al disopra della prora delle galee, degli sciabecchi, ecc.
- Trinchetto al palo: vela di fortuna al trinchetto, con la punta retta da una struzza.
- Vela al terzo
Tipo particolare di vela aurica che ha il fianco superiore inferito ad una pennola e la mura (angolo prodiero inferiore) bordata o sulla prua o a piè d'albero. La drizza è data tempo a un terzo della pennola - da cui il denominazione. La scotta viene bordata o in murata o a un boma. - Vela al quarto
Simile alla vela al terzo, con la diversita che la drizza è data tempo a un quarto della pennola. - Velaccio
v. Pappafico; Belvedere