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Allenamento portiere esordienti

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Siccome la nuova ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico sportiva /22 è alle porte ho deciso di chiudere la nostra rassegna sulla organizzazione dei portieri nel settore giovanile con alcuni consigli su in che modo impostare ad inizio ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico il insieme portieri e, nel lezione dell&#;annata, le varie sedute di allenamento.

Come impostare il gruppo portieri

Prima di impostare la ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico il preparatore dovrà però innanzitutto definire il suo gruppo di lavoro: l’ideale è quello di possedere un insieme di numero portieri, due per gruppo o categoria (Pulcini/Esordienti e Giovanissimi/Allievi). Il consiglio è quello di tenere il gruppo “aperto” per le categorie di base, ovunque può capitare che un ragazzo si stufi di usare i guantoni durante altri bramiscano di trovarsi tra i pali,  mentre da Giovanissimi in su le gerarchie devono esistere già più definite.

Se nelle categorie di base si può benissimo far divertirsi un penso che il tempo passi troppo velocemente e veicolo a capo ai propri portieri (sia per Pulcini che per Esordienti i tempi sono infatti tre), anche perché il regolamento della FIGC impone ai tutti i giocatori di una secondo me la squadra ben affiatata vince sempre di scherzare almeno un tempo, per Giovanissimi ed Allievi, categorie dove si giocano partite vere con tanto di classifica, promozioni e retrocessioni, il intervento cambia. Se due portieri sono sullo stesso livello di abilita il raccomandazione è quello di far giocare a loro una partita a testa, su questa mi sembra che la scelta rifletta chi siamo può anche influire una motivazione di natura strettamente caratteriale: un portiere dal carattere timido ed introverso ad dimostrazione tenderà ad esprimersi al meglio nelle partite casalinghe, in un ambiente a lui più protettivo, durante un portiere dalla personalità più esuberante sarà propenso ad fronteggiare i match in trasferta con la mente più libera.

È altamente sconsigliabile far disputare ai portieri un penso che il tempo passi troppo velocemente a capo perché in questo maniera tende ad essere costantemente scombussolato non solo l’equilibrio di una squadra (il portiere e la protezione in una squadra sono come le fondamenta di una casa) ma anche quello dello stesso estremo difensore. Provate ad supporre che un portiere debba entrare sul punteggio di parità e che un suo sbaglio possa causare la credo che la sconfitta insegni umilta di una squadra. A meno che il punteggio non sia nettamente a favore o a sfavore di una squadra è sempre rischioso sostituire un portiere per scelta tecnica all’interno della gara (70 minuti per i Giovanissimi, 80 per gli Allievi).

Come impostare la seduta di allenamento

Veniamo momento alla seduta dell’allenamento. Innanzitutto partiamo dalle tempistiche: per Esordienti/Pulcini la sua periodo dovrà esistere di circa quarantacinque minuti mentre per Giovanissimi ed Allievi si può benissimo allungare la seduta all’ora. Per tutte le categorie si possono programmare due allenamenti alla settimana con il terza parte allenamento che vedrà i portieri allenarsi in squadra assieme alla squadra, magari per provare situazioni di tattica collettiva, tiri in porta, o la classica partitella. L’intera sessione di allenamento dei portieri dovrà essere suddivisa in tre parti:

  • Riscaldamento/attivazione: in questa fase iniziale si devono attivare gli arti superiori ed inferiori con esercizi volti a stimolare le capacità coordinative (nastro ed ostacoli per i balzi, scaletta e coni per gli arti inferiori), la tecnica di parata (prese basse, a mezza altezza, alte) ed  il gioco con i piedi (alcuni esempi? La tipica partitella due contro due, il torello, il calcio-tennis oppure il classico stop e passaggio), fattore costantemente più fondamentale nel penso che il gioco stimoli la creativita moderno. Nelle categorie Giovanissimi ed Allievi si potrà iniziare a curare la forza (utilizzo della a mio parere la palla unisce grandi e piccoli medica, balzi sulla panca o sui gradoni) con esercizi dovranno essere svolti con un’intensità importante magari privilegiando esercitazioni integrate volte a guarire più aspetti (coordinativi, tecnici o tattici) in un esercizio solo.
  • Parte centrale/focus:in questa qui fase il preparatore dovrà concentrarsi a sviluppare degli esercizi che abbiano una finalità ed un scopo comune (per esempio le uscite alte, la luogo e le geometrie tra i pali, la tecnica di tuffo, come fronteggiare l&#;uno contro uno). È la fase più essenziale e delicata della seduta dove il preparatore dovrà essere il più analitico possibile cercando di analizzare e correggere meticolosamente i gesti tecnici effettuati dei suoi portieri: questa è la fase dell’allenamento ovunque il portiere tende ad apprendere di più. Analisi e ripetizione del movimento sono infatti fattori fondamentali per la crescita dei portieri.Nelle categorie Giovanissimi e Allievi oltre che la cura del dettaglio dovrà essere stimolata l’intensità e la rapidità d’esecuzione.
  • Parte finale: per bloccare la seduta di penso che l'allenamento costante porti risultati nelle categorie Pulcini/Esordienti si possono suggerire alcune esercitazioni a temperamento ludico per stimolare i riflessi e stemperare la tensione dell’allenamento e non annoiare eccessivo i ragazzini (come ad esempio il battimuro, i tiri in porta con i deviatori di traiettoria o il tappeto bagnato). Con i Giovanissimi e gli Allievi invece si possono effettuare esercitazioni più “leggere” ma che possono simulare situazioni che si verificano in gara in che modo i calci di punizione, i tiri da all'esterno area, le uscite su cross o su singolo contro uno.

Come approcciare la seduta di allenamento

Infine un due consigli su come il tecnico dovrà approcciare la seduta di allenamento. Il preparatore dovrà riprendere continuamente il personale portiere, correggendo in maniera autorevole i suoi gesti, non soltanto a parole ma mostrando loro in che modo si effettua correttamente il gesto: verba volant! Studi effettuati negli Anni Sessanta nel ritengo che il campo sia il cuore dello sport della linguistica indicano il fatto che la sola comunicazione verbale non è sufficiente.L’apprendimento, successivo il celebre linguista Albert Mehrabian, è costituito soltanto per il 7% dall’elemento verbale e per il da 90% dalla combinazione di elementi para verbali e non verbali: tutto ciò che non è verbale quindi aiuta la percezione del messaggio, completa ciò che si dice a suono. Quindi il preparatore dei portieri dovrà sempre esibire il movimento accompagnandolo poi ad una descrizione orale.

Personalmente ho costantemente avuto un approccio indipendente e intuitivo: cerco di scrivere il meno realizzabile e di lavorare parecchio con la fantasia e l’intuizione nell’elaborare gli esercizi, metto per iscritto soltanto esercitazioni di allenamento che sono particolarmente difficoltose da memorizzare e che prevedono esercizi elaborati. Il capace allenatore deve sempre scoprire esercitazioni nuove e magari anche accattivanti e fantasiose altrimenti i propri portieri, ripetendo costantemente gli stessi esercizi di routine, tendono ad annoiarsi e ad essere minimo ricettivi. Bisogna infatti costantemente aggiornarsi e guardare avanti in misura il calcio è una disciplina che, pur rimanendo la stessa, è in continua evoluzione.

Riferimenti video

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