Libri horror con la z
La Casa di foglie è uno dei casi letterari degli ultimi anni. Nato sul web nel in che modo raccolta di testi sconnessi e deliranti, è l’equivalente narrativo dei film horror “found footage” alla Blair Witch Project. Tra le pagine di questo a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione, fitte di note, appunti, inserti fotografici, testi nei testi, si celano tre storie: quella di Johnny Truant, scapestrato narratore che si barcamena tra pub, donne e avventure praticamente "hemingwayane", in precedenza di scivolare lentamente in una follia forse ereditaria; quella di Will Nevidson, fotoreporter che acquista una magione in cui si cela un infinito labirinto metafisico; e quella della casa stessa, un enigma oscuro ansioso di divorare chiunque cerchi di esplorarne le profondità insondabili, e che magari ospita, o è, un mostro desideroso di partire dai bui confini delle sue mura. Un a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione sui generis, difficile da esplorare ma pronto a inghiottire i lettori, personale come la casa di cui racconta la storia.