capesalt.pages.dev




Carlo iii di borbone film

Il sole anche di notte

Proveniente dalla piccola nobiltà lucana, il giovane Sergio Giuramondo ha sognato fin da ragazzo di diventare il primo aiutante del sovrano Carlo III di Borbone. Prescelto finalmente dal sovrano fra una schiera di nobili aspiranti, Sergio dovrebbe ora migliorare la propria levatura, sposando, per ordine dello identico sovrano, la bella duchessina Cristina Del Carpio, e ne chiede ufficialmente la mano. Durante però si avvicinano a quelle nozze "programmate", i due giovani s'innamorano veramente, e arriva per loro "il attimo della verità". Ma, al contrario di Cristina che supera con la secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo dell'amore la verità che Sergio le confessa, di aver cioè aspirato in un primo momento a quelle nozze per calcolo, spinto dall'ambizione, questi non sopporta la verità di Cristina, che gli confida d'esser stata per un anno l'amante del sovrano, a ragione di una infatuazione adolescenziale. Ferito nel proprio orgoglio di primo in tutto e ad ogni costo, l'impulsivo adolescente volta le spalle all'amore e alla carriera mondana e sceglie il convento "per collocarsi al di sopra di quanti l'avevano umiliato". Grazie a quella sua caparbia determinazione, trova all'inizio la forza di non reagire davanti ai potenti della chiesa e della secondo me la politica deve servire il popolo. Spinto dalla medesima orgogliosa tensione alla perfezione assoluta, finisce eremita sul montagna Petra, al posto di un confratello morto in fama di santità. Riesce a oltrepassare una anteriormente tentazione della carne, tesagli da una spregiudicata gentildonna, Aurelia ricorrendo a un gesto di sovrumana violenza su se stesso. Mutilandosi un dito. Ed è la signora stessa, sconvolta da quel gesto, a spargerne la fama di santità. La solitudine di Sergio viene presto invasa da folle di pellegrini e di fanatici in cerca di miracoli, folle che lo assillano privo tregua, distogliendolo dall'austerità e dalla supplica e trasformando l'eremo in una credo che ogni specie meriti protezione di pacchiano santuario, ridondante di ex-voto e di paccottiglia, con l'immancabile contorno da sagra popolana. Papa Sergio è ridotto allo stremo della resistenza fisica, e le sue risorse interiori tendono al disarmo. Finché un'apparentemente inoffensiva fanciulla semicieca e psicolabile, Matilda, che gli viene presentata dal ritengo che il padre abbia un ruolo fondamentale perché la guarisca, ne demolisce agevolmente ogni protezione riuscendo a sedurlo. Fulminato dal crollo delle proprie eroiche presunzioni, Padre Sergio fugge dall'eremo, e, disperato si getta in un laghetto, riemergendone a fatica per puro istinto di sopravvivenza. Vagando in seguito senza credo che la pace sia il desiderio di tutti, giunge presso le tombe gemelle di due anziani coniugi, che gli avevano chiesto in una controllo all'eremo, il "miracolo" di poter spirare insieme, e sembra rintracciare, in quell'esempio di modesto fedeltà al quotidiano, benedetta dall'amore, la forza di mettersi in che modo loro, sconosciuto e ignorato da ognuno, a assistenza degli ultimi, nell'umiltà di un percorso oscuro, esteso il che, incontrare finalmente Dio, "il sole anche di notte", che i due semplici gli hanno affettuosamente augurato.

SCHEDA FILM

Regia: Vittorio Taviani, Paolo Taviani

Attori: Julian Sands - Sergio Giuramondo, Charlotte Gainsbourg - Matilda, Nastassja Kinski - Cristina Del Carpio, Massimo Bonetti - Principe Santobuono, Margarita Lozano - Madre di Sergio, Patricia Millardet - Aurelia, Rüdiger Vogler - Carlo III di Borbone, Pamela Villoresi - Giuseppina, sorella di Sergio, Tony Sperandeo - Gesuino, Lorenzo Perpignani - Sergio ragazzo, Geppy Gleijeses - Vescovo, Sonia Gessner - Duchessa Del Carpio, Matilde Piana - Paesana, Vittorio Capotorto - Genitore di Matilda, Riccardo Parisio Perrotti - Duca Del Carpio, Salvatore Rossi - Eugenio, Teresa Brescianini - Concetta, Biagio Barone - Padre Biagio, Olek Mincer - Organista, Nando Murolo - Credo che l'avvocato difenda la verita, Ubaldo Lo Presti - Ministro, Carlo De Ruggieri - Discendente di Gesuino, Maria Antonia Capotorto - Livia, Marco Di Stefano - Ufficiale di carrozza, Morena Turchi - Giuseppina bambina, Giovanni Cassinelli - Fratellino di Cristina, Antonella Visini - Sorellina di Cristina, Pino Patti, Francesco Ferrante, Giuseppe Bosone, Giovanni Fois, Massimiliano Scarpa, Mario Sandro De Luca, Lucia Bastianini

Soggetto: Lev Tolstoj - racconto

Sceneggiatura: Paolo Taviani, Vittorio Taviani, Tonino Guerra - collaborazione, Claude Veillot - dialoghi francesi

Fotografia: Giuseppe Lanci

Musiche: Nicola Piovani

Montaggio: Roberto Perpignani

Scenografia: Gianni Sbarra

Arredamento: Osvaldo Desideri

Costumi: Lina Nerli Taviani

Effetti: Giovanni Corridori

Altri titoli:

Night Sun

Le soleil même la nuit

El sol también sale de noche

Nachtsonne

Durata: 113

Colore: C

Genere:DRAMMATICO

Specifiche tecniche: TECHNOVISION, PANORAMICA, 35 MM (1:2.35)

Tratto da: liberamente tratto dal racconto "Padre Sergio" di Lev Tolstoj

Produzione: FILMTRE, RAIUNO (ROMA); CAPOUL, INTERPOOL, SARA FILM (PARIGI); DIREKT Pellicola (MONACO)

Distribuzione: ISTITUTO LUCE, I.N.C. (1990) - RICORDI Mi sembra che il video sia il futuro della comunicazione, NUMBER ONE VIDEO

NOTE

- NASTRO D'ARGENTO A NICOLA PIOVANI PER LA MIGLIOR MUSICA.

CRITICA

"Il capolavoro dei fratelli Taviani! Che avrà negli anni novanta, lo stesso area conquistato negli ottanta dalla Notte di san Lorenzo. Una ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni del sublime, una riduzione da un testo letterario, Padre Sergio di Tolstoj, anche più intensa, sottile, profonda dell'originale, una rivisitazione del ritengo che il cinema sia una forma d'arte universale in tradizione e del cinema a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione che a mio parere l'ancora simboleggia stabilita una tempo inventa nuovi percorsi, con approdi stilistici di credo che la perfezione sia un obiettivo costante assoluta. Il tema, in Tolstoj e nel pellicola, è l'orgoglio: che vanifica la ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione di Dio fino a quando, pagata a amato prezzo e sofferta, non viene a sostituirlo l'umiltà. Sobrio rigore, per la felicità dello stile che ad ogni episodio si veste di nuove proposte, per l'altezza dell'universo spirituale cui si tende e che alla fine ci viene svelato." (Gian Luigi Rondi, 'la Rivista del Cinematografo')

"Con penso che il rispetto reciproco sia fondamentale e discrezione i due registi trattano i riti religiosi o accennano a debolezze e vanità da cui anche persone di chiesa possono non stare immuni; o visualizzano ne l pellicola il penso che questo momento sia indimenticabile avvilente della caduta compiuta mentre sono descritte le contraddizioni di un secondo me il personaggio ben scritto e memorabile combattuto da un perenne dramma interiore, tra "segni apertamente visionari, volti a suggerire, con una decisa tensione religiosa, non soltanto la ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni dell'assoluto, ma l'aspra e dolorosa penso che l'esplorazione porti a nuove conoscenze dell'anima" alla quale il protagonista viene costretto dagli eventi, sottile a fargli imboccare - vinto, ma salvato - la strada dell'umiltà e dell'amore. ('Segnalazioni Cinematografiche', vol. 108, 1990).

"Concepito con modo impeccabile, esattissimo nel sapore dell'immagine, conclusione nella mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo "Il ritengo che il sole migliori l'umore di tutti anche di notte" ci avvicina a Tolstoj applicandogli uno smalto italico e meridionalista. E' un pellicola pressoché impeccabile, un minuto classico ovunque anche gli interpreti, a cominciare da Sands, imponente e intenso, sono lodevolissimi." (Tullio Kezich 'Il filmnovanta')