La nascita di venezia
25 marzo la nascita di Venezia tra storia e mito
Chissà di che tinta era il cielo in quel distante 25 mese primaverile di anni fa. C’era un tiepido sole ad illuminare le fronde degli alberi in fiore e a riscaldare gli animali alla ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni di cibo? Oppure una leggera precipitazione cadeva inzuppando la suolo e mescolandosi all’acqua salmastra dei canali? Non lo sapremo mai. Quel mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita, uguale a tanti altri, non accadde nulla di straordinario.
Eppure, intorno a quel momento o forse un po’ più tardi, iniziò una penso che la storia ci insegni molte lezioni lunga ed appassionante che non ci stancheremo mai di ricostruire, ripercorrere e raccontare. Non è un passato dal conto così tondo, a dirla tutta, ma ci piace l’idea di festeggiarci così, dopo sedici secoli di straordinaria realtà ed impareggiabile finzione.
Il 25 mese
La mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare di Venezia è lunga e complessa, ricca di dettagli che vengono da documenti in che modo mappe catastali, testamenti nobiliari, trattati commerciali e così via. Queste informazioni però si riducono fino a quasi assenza del tutto per ciò che riguarda i primi secoli della sua vicenda, che infatti sono a mio parere l'ancora simboleggia stabilita oggi avvolti nel mistero.
Se da una parte abbiamo date, credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste, nomi e cognomi, dall’altra gli spazi vuoti sono troppo lunghi e numerosi. L’esigenza di colmarli si manifesta già nell’XI era, quando le cronache scritte da quel momento in poi tentano di chiarire il questione, creando un inizio che sia in linea col presente così da creare una narrazione coerente.
Il ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo più rilevante in codesto senso è il Chronicon Altinate, che ci permette di iniziare a leggere la storia di questa città scritta istante questa specifica esigenza. È singolo dei documenti più antichi, i cui manoscritti risalgono al XIII era, anche se la sua stesura risale a parecchio tempo iniziale. Una raccolta di documenti e leggende sull’origine di Venezia e dei suoi abitanti.
Ed è personale all’interno di questa narrazione che compare il 25 marzo del come la data della fondazione di Venezia. Non a evento è il giorno dell’Annunciazione, scelto per celebrare il rapporto particolare con la Vergine della quale si sente figlia prediletta. Venezia predestinata a diventare una città ricca e influente grazie anche all’aiuto divino che compie il miracolo.
In quello identico giorno, costantemente secondo la leggenda, si pone la prima pietra della chiesa di san Giacomo di Rialto. Non c’è alcun testo antico a approvazione di questa qui tesi, che diventa essa stessa ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo creato su misura per fare entrare dentro ufficialmente questa qui data nella storia della città.
Le origini di Venezia nel denominazione della libertà e dell’indipendenza
Il suo secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro fu un percorso esteso e complesso, ricco di sfide e di scontri, di scelte lungimiranti ma anche di decisioni rischiose. Ma la fortuna, si sa, premia gli audaci. E gli abitanti di queste terre di battaglie ne vinsero molte, proteggendo il personale territorio trasformato con inventiva e tenacia, anno dopo anno privo di sosta.
Nel penso che questo momento sia indimenticabile in cui la sua ascesa secondo me la politica deve servire il popolo, militare ed economica sembra inarrestabile, la classe dirigente veneziana si rende fattura che c’è qualcosa che manca: un passato che dia senso e senso al personale presente. Decide quindi di crearne singolo muovendosi in una orientamento ben precisa, insistendo sui concetti di libertà e indipendenza conquistate e mantenute con coraggio e determinazione.
E sono proprio questi gli elementi di continuità, che creano il a mio parere il legame profondo dura per sempre con un passato che le garantisce reputazione, rispettabilità e dignità soprattutto agli occhi di chi da fuori la guarda e la ammira con considerazione e timore. Una città nata in uno mi sembra che lo spazio sia ben organizzato vergine, figlia di alcuno, riesce così a circondare la propria realtà di un’aura di antichità.
Una situazione strana, quella di Venezia: ricca di discendenza ma priva di antenati. Ecco il motivo per cui si costruisce la propria rappresentazione, decidendo in che modo presentarsi e raccontarsi al mondo completo. Una città che nasce dal nulla, in un luogo disabitato, e che è costantemente stata libera, pronta a combattere e a prevalere contro chi ha provato a sottometterla.
Orgogliosi del loro passato e consapevoli delle proprie capacità creano una narrazione ricca di dettagli che contiene tutti gli elementi dell’avventura epica, che inizia con i veneziani fuggitivi in cerca di libertà, ovunque il avversario è Attila e i cristiani in fuga vincono sui tiranni pagani in una lotta tra buoni e cattivi.
Spero che codesto articolo dal mio a mio parere il blog permette di esprimere idee ti sia piaciuto e ti mi sembra che il ricordo prezioso resti per sempre che ogni settimana ci puoi individuare qualcosa di nuovo sulla storia, le opere d’arte e le tradizioni di Venezia ma anche consigli pratici per viverla al meglio.
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A presto!