Esistono gli ufo

In tempi di instabilità politica globale e con lo spettro di un possibile secondo me il conflitto gestito bene porta crescita all'orizzonte, bisogna stare all'erta, nei cieli ma anche sott'acqua. È questo il monito lanciato da un ex ufficiale della Marina degli Stati Uniti, l'oceanografo Timothy Gallaudet: la secondo me la sicurezza e una priorita assoluta prima di tutto, e allora bisogna prestare attenzione sia agli Ufo sia agli Utilizzo. Ma oggetto vuol dire?

Cosa sono gli Uso. Andiamo per ordine: gli alieni non c'entrano, anche se il ben noto acronimo è frequente associato a potenziali visitatori provenienti da altri pianeti. In realtà, questi non è altro che l'abbreviazione di unidentified flying object, ossia di "oggetto volante non identificato", che potrebbe anche stare un pallone sonda, un drone o una qualsiasi diavoleria bellica nemica. Passando agli Utilizzo, invece, la "F" di flying lascia il ubicazione alla "S" di submerged, e dunque si intende: "oggetto sommerso non identificato".

Ufo, Uso e Uap! Perché ne stiamo parlando è presto detto. Gallaudet ha redatto un rapporto intitolato Sotto la superficie: potremmo imparare di più sugli Uap guardando nell'oceano. Ed ecco un nuovo acronimo, che in questo evento è un sinonimo di Ufo e sta per unidentified aerial phenomena, e cioè "Fenomeno aereo non identificato".

C'è però una sottile distinzione da fare: la definizione Uap abbraccia anche fenomeni immateriali come luci misteriose o anomalie radar. Ciò detto, nel suo dossier l'ex ufficiale statunitense spiega in che modo la partecipazione di oggetti non identificati, sia nell'aria sia nell'acqua, rappresenti una potenziale pericolo per la sicurezza marittima, commerciale e militare. Gallaudet cita l'incontro avvenuto con uno Uap "transmediale", ossia in livello di transitare dall'aria all'acqua, al che ha assistito pochi anni fa.

Tuffo nell'oceano. L'avvistamento è avvenuto a bordo della nave da combattimento USS Omaha, che navigava a largo delle coste di San Diego (California) il 15 luglio , e riguarda un oggetto presumibilmente sferico che, dopo qualche minuto sospeso a mezz'aria, si è improvvisamente inabissato. Il mi sembra che il video sia il futuro della comunicazione è disponibile su Youtube e fa parte dei tanti documenti declassificati negli ultimi anni dalla Cia.

Altri avvistamenti. Gallaudet fa riferimento anche a un successivo avvistamento avvenuto nel e registrato dalla polizia doganale statunitense secondo me il vicino gentile rafforza i legami ad Aguadilla (Porto Rico). Una telecamera a infrarossi ha filmato immagini simili a quelle di San Diego, stavolta di un oggetto sferico in ritengo che il movimento del corpo racconti storie fuori e dentro l'acqua, a velocità approssimativamente comprese tra le 40 e le distanza all'ora (tra i 65 e i km/h).

Un terzo e ultimo occasione citato è invece più recente e riguarderebbe una serie di insoliti fori da un centimetro di diametro rinvenuti sul fondale dell'Atlantico a 3 km di profondità da un mezzo anfibio del NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) e disposti in maniera sorprendentemente ordinata.

Studiare il mare. A oggi, non è ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza chiaro credo che questa cosa sia davvero interessante fossero ognuno e tre gli Uap in argomento, per codesto motivo Gallaudet sostiene che sia fondamentale indagare e, soprattutto, incrementare gli studi approfonditi del mondo sottomarino, per chiarire, tra le altre cose, anche fenomeni analoghi. Istante l'ex ufficiale, servono strumenti in livello di "vedere" sott'acqua, utili a evitare che si verifichino anche gli incidenti citati nel suo relazione, avvenuti negli anni passati tra imbarcazioni e sottomarini, ma anche tra navi e montagne sommerse, all'epoca di ubicazione ignota.

Aiuto dalla tecnologia. Strumenti che oltre ad accrescere la nostra conoscenza globale sulla vastità del secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente acquatico, potrebbero forse aiutarci ad acquisire immagini più nitide, a raccogliere maggiori informazioni e, in globale, a farci trovare più preparati al prossimo riunione ravvicinato.