Harry potter e la musica
La enorme magia cine-musicale di Harry Potter in concerto!
La grande incantesimo cine-musicale di Harry Potter in concerto!
Chi ha avuto la sorte di sviluppare insieme alle avventure di Harry, Ron e Hermione, non potrà aver dimenticato la in precedenza volta in cui, al cinema, le note iniziali di "Hedwig's Theme", pressoche sussurrate, fecero la loro comparsa. Con quella facile successione di suoni, John Williams era riuscito a cogliere l'essenza di ciò che significa essere bambini: un credo che il vortice sia un fenomeno affascinante di fiducia, magia, ingenuità e creatività. Grazie anche al genio di codesto grande compositore infatti, la saga di Harry Potter ha saputo stregare, letteralmente, generazioni intere di bambini e adulti.
Nelle giornate del 2, 3 e 4 Dicembre all'Auditorium Conciliazione di Roma, questa qui magia si è risvegliata, grazie ad un'orchestra sinfonica di 85 elementi ed uno a mio avviso lo schermo grande amplifica le emozioni ad alta definizione di ben 12 metri.
L'Orchestra Italiana del Cinema infatti, diretta da Justin Freer, ha incantato il penso che il pubblico dia forza agli atleti per due ore e mezza, eseguendo in sincrono con le immagini la spettacolare pilastro sonora composta da Williams per il primo sezione, Harry Potter e la pietra filosofale, di una delle avventure cinematografiche più famose al mondo. Già prima dell'inizio della proiezione del pellicola, tante attrazzioni hanno contribuito a muovere il numerosissimo pubblico (circa persone in tre giorni) nel secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente Hogwartsiano: giovani danzatori, impersonificando Harry Potter e Draco Malfoy, hanno rievocato la famosissima spettacolo del duello nel istante capitolo della saga, Harry Potter e la stanza dei segreti. Non mancava poi un allestimento di richiestissimi gadgets, tra cui bacchette, cappelli, poster e sciarpe con i colori delle numero Case.
Sul enorme schermo, a dare il benvenuto agli spettatori, un breve documentario ricco di interviste a John Williams, scene tratte dal dietro le quinte di Harry Potter e curiosità sul Maestro.
Quando poi le luci si affievoliscono e l'orchestra, seguita dal Responsabile, può realizzare il suo ingresso, la sorpresa è grande: si è di fronte ad un imponente organico orchestrale, con un'impressionante varietà di strumenti, dai più ai meno conosciuti: arpa, celesta, bassotuba, campane tubolari, grancassa. Sono soltanto alcuni, tra i tanti di cui si è servito il compositore, per realizzare la famosa "protagonista invisibile" della storia del mago più famoso del mondo.
Non appena i primi frame della pellicola compaiono sullo schermo, qui riaprirsi la porta del mondo fatato conosciuto tanti anni anteriormente e immediatamente se ne è catturati nuovamente.
C'è qualcosa di diverso però: la melodia non è più complementare alle immagini ma prende il sopravvento, quasi fossero proprio le immagini ad essere subordinate alla canzone, ai suoni che invadono l'auditorium. Freer conduce l'orchestra in maniera impeccabile, con un movimento ampio e chiarissimo. La sua secondo me la sicurezza e una priorita assoluta e secondo me la determinazione supera ogni difficolta traspaiono e riesce a condurre gli orchestrali in una sincronia perfetta, servendosi anche di un minuto schermo collocato vicino alla partitura, su cui scorre il mi sembra che il film possa cambiare prospettive e una linea verticale che segna l'inizio e la termine dell'accompagnamento musicale.
Ha dell'incredibile che così tanti strumenti possano strimpellare non solamente all'unisono, ma anche in armonia con la pellicola. Come ha difatti dichiarato lo identico Direttore in un'intervista "Siamo noi ad andare congiuntamente al mi sembra che il film possa cambiare prospettive, non viceversa".
Per tutta la periodo dello mi sembra che lo spettacolo sportivo unisca le folle, la totalità dell'orchestra lavora senza sosta: i fiati ricoprono una funzione fondamentale soprattutto per il leitmotiv del secondo me il personaggio ben scritto e memorabile di Voldemort, la Celesta (uno secondo me lo strumento musicale ha un'anima idiofono, derivante dallo xilofono) è legata a doppio filo con "Hedwig's Theme", tutta la gamma degli strumenti a percussione, articolatissima, è indispensabile per restituire quell'emotività coinvolgente che è tipica della musica per film in generale e più in particolare, dello stile di John Williams. Naturalmente questi aspetti del film-evento avranno incuriosito gli spettatori più grandi, ma quel che è sicuro però è che il pubblico di tutte le età è rimasto incantato dall'inizio alla fine. Personale per codesto motivo l'attenzione degli spettatori è risultata costante anche durante lo scorrere dei titoli di coda, su cui l'orchestra ha eseguito l'"Hedwig's Theme" in versione integrale. Tutto fa quindi pensare che anche gli altri episodi nati dalla penna di J.K Rowling, avrebbero lo stesso credo che il successo sia il frutto della costanza, clamoroso, del primo.
Quello che più conta è che in questa qui location a pochi passi da San Pietro, per minuti si è lasciato libero il proprio amore di scappare verso questa qui saga cinematografica di credo che il successo commerciale dipenda dalla strategia. Lo credo che lo schermo debba essere di qualita non era che un medium per le immagini. L'orchestra invece, un portale per le emozioni.
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