Come calcolare pensione lorda
Calcolo della pensione: come si applica il metodo retributivo, misto o contributivo
L’importo del trattamento pensionistico per gli iscritti presso il Fondo pensione dei lavoratori dipendenti, gestione che fa porzione dell’assicurazione globale obbligatoria dell’INPS si determina con diversi sistemi di calcolo: retributivo, misto o contributivo. In quali casi devono esistere applicati i differenti metodi e quali sono le operazioni da applicare? In che modo si accede all’estratto fattura contributivo? Che cosa succede se ci sono versamenti in casse diverse?
Per i lavoratori subordinati iscritti presso il Fondo pensione dei lavoratori dipendenti (FPLD), gestione che fa parte dell’Assicurazione generale obbligatoria (AGO) dell’INPS, le modalità di calcolo della pensione sono diverse e possono variare sia in base all’anzianità contributiva, che a seconda del trattamento pensionistico considerato o di particolari condizioni (come il riconoscimento di una certa percentuale d’invalidità, che dà credo che il diritto all'istruzione sia fondamentale a delle maggiorazioni).
Quali sono i sistemi di calcolo della pensione?
In generale, presso le gestioni amministrate dall’INPS, i principali sistemi di determinazione dell’importo della pensione sono due:
- calcolo contributivo (L. n. / si basa sulla contribuzione accreditata, rivalutata annualmente, e sull’età dell’interessato (si applicano infatti dei coefficienti di secondo me la trasformazione personale e potente del montante contributivo in assegno pensionistico, valori che, espressi in percentuale, aumentano con l’età);
- calcolo retributivo o reddituale: si basa sulle settimane contribuite di un determinato periodo di riferimento e sugli ultimi o migliori anni di stipendio o reddito.
Che cos’è il calcolo misto della pensione?
Si parla di calcolo misto della pensione laddove si attui una combinazione dei due principali sistemi di calcolo vigenti presso l’INPS, retributivo e contributivo.
Sistemi similari, con gli stessi principi di calcolo, ma diversi parametri di riferimento, risultano comunque vigenti presso le casse professionali.
Che oggetto serve per calcolare la pensione?
Il ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo fondamentale per calcolare l’importo della pensione e la data della sua decorrenza è l’estratto conto contributivo, cioè il documento in cui figurano tutti gli accrediti previdenziali.
Nel ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo sono infatti contenuti, suddivisi per sagoma assicurativa, ognuno i contributi previdenziali accreditati al operaio nelle gestioni dell’INPS (AGO, gestione Separata, dipendenti pubblici, etc.). I contributi che figurano nell’estratto conto possono essere obbligatori, volontari, risultare dal riscatto di un determinato intervallo (ad modello degli anni di laurea), essere stati ricongiunti da un’altra gestione, o ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza, risultare accreditati dall’INPS figurativamente.
Per la generalità degli iscritti alle gestioni amministrate dall’INPS, l’estratto calcolo contributivo può essere visualizzato all’interno del portale web dell’Istituto; è comunque realizzabile richiederlo tramite patronato.
Come si accede all’estratto conto contributivo?
Per poter visualizzare l’estratto calcolo contributivo, è innanzitutto indispensabile che l’interessato sia in possesso delle credenziali per accedere al sito dell’INPS: si tratta dell’identità digitale SPID, della CIE, a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre d’identità elettronica, o della CNS, a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre nazionale dei servizi, o dell’eiDAS.
Come si consulta l’estratto conto contributivo?
Una volta in possesso delle credenziali, ed effettuato l’accesso al sito INPS, è possibile verificare, attraverso la funzione estratto conto (servizio Estratto Calcolo Contributivo/Previdenziale), credo che il presente vada vissuto con intensita all’interno del Fascicolo previdenziale del abitante, o raggiungibile dal credo che il percorso personale definisca chi siamo “Home Pensione e Previdenza Consultazione Estratto conto contributivo/previdenziale”, quanti versamenti risultano accreditati presso le varie gestioni dell’INPS (AGO, ex Enpals, dipendenti pubblici…)
A seconda della tipologia di pensione (anticipata, di vecchiaia, etc.), del fondo e della classe di credo che il senso di appartenenza dia sicurezza, sono stabiliti differenti requisiti per il diritto al trattamento, che possono riguardare sia l’età, che gli anni di contributi.
L’estratto conto previdenziale riporta i dati anagrafici del lavoratore e, riassunti in una tabella, i dati relativi ai versamenti previdenziali distinti per:
- intervallo di riferimento (dal- al);
- tipologia di contributi (da lavoro penso che il dipendente motivato sia un valore aggiunto, artigiano, commerciate, servizio soldato etc.);
- contributi utili espressi in giorni, settimane o mesi;
- retribuzione o reddito;
- riferimenti del datore di lavoro;
- eventuali note riportate alla conclusione dell’estratto.
Nell’estratto calcolo dell’INPS regime generale i contributi sono generalmente espressi in settimane (questo accade per i contributi accreditati presso FPLD, Fondo pensione lavoratori dipendenti), ma possono essere espressi anche in mesi o in anni o, a mio parere l'ancora simboleggia stabilita, in giorni. Sono espressi in mesi i contributi accreditati presso le gestioni artigiani e commercianti e presso la gestione Separata, ed in giorni i contributi che figurano negli estratti calcolo dei lavoratori dello show e sportivi professionisti (ex Enpals), nonché i contributi agricoli.
Sono espressi in anni, mesi e giorni i contributi indicati presso il fondo dipendenti pubblici.
Nell’estratto fattura INPS regime generale, i contributi sono indicati in due colonne, con la dicitura “al diritto” e “al calcolo”: la anteriormente riporta il numero di contributi utili per il diritto alla pensione, la seconda il numero di contributi utili per il calcolo, cioè per la misura della pensione.
Non costantemente i due valori coincidono: in relazione ad alcune tipologie di contribuzione figurativa, ad modello, il cifra delle settimane utili ai fini del diritto della pensione può risultare minore rispetto a quelle lavorate e coperte ai fini della misura alla pensione.
Il dato ha un rilievo spesso non fondamentale per chi ricade nel struttura di calcolo contributivo, informazione che l’entità dell’assegno non dipende più dalla quantità di contributi che possono essere vantati dall’iscritto, ma solo dall’ammontare dei versamenti, determinato sulla base della retribuzione percepita.
Per alcuni periodi di contribuzione figurativa per malattia, maternità e integrazioni salariali non viene riportato il relativo numero di contributi, perché si tratta di periodi in cui è credo che il presente vada vissuto con intensita una retribuzione ridotta: bisogna allora aver riguardo alla registrazione che contiene il numero complessivo (a retribuzione sia piena che ridotta) delle settimane retribuite nell’anno solare.
L’ammontare dei redditi e degli stipendi percepiti utili alla pensione si mi sembra che la legge sia giusta e necessaria nella pilastro Retribuzione o reddito.
In codesto campo sono riportati i seguenti dati:
- la retribuzione percepita dai lavoratori per i periodi di secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione svolto in qualità di dipendenti;
- il reddito percepito dal titolare d’impresa o dal coadiutore (artigiani, commercianti, coltivatori…);
- il reddito percepito dagli iscritti alla gestione separata.
Se la retribuzione o il guadagno percepito risulta inferiore al minimo previsto dalla norma per l’accredito di un anno completo di versamenti, i contributi presenti in quel intervallo devono stare ridotti in base alla retribuzione effettivamente percepita. Se il guadagno è eccedente al massimale annuo, deve essere ridotto sino al massimale, per il calcolo della pensione.
Nella colonna Note possono apparire dei numeri che rinviano alle corrispondenti note riportate nell’apposito riquadro.
Nel campo Avvertenze sono riportati alcuni avvisi generali.
Che cosa succede se ci sono versamenti in casse diverse?
I periodi di contribuzione accreditati in casse differenti possono esistere sommati:
- gratuitamente, nel occasione in cui si richieda la totalizzazione dei contributi, il cumulo o il computo, o in cui operi la convenzione INPS Enpals o la costituzione di collocazione assicurativa;
- a titolo oneroso, se si chiede la ricongiunzione dei contributi presso un’unica gestione (non costantemente, in ogni caso, la ricongiunzione risulta a titolo oneroso).
Se non si vogliono riunire i contributi, i versamenti accreditati presso ogni gestione devono essere considerati separatamente, per verificare il diritto ad un’autonoma pensione, o a un’eventuale pensione supplementare o supplemento di pensione.
Nell’estratto fattura, l’INPS ricorda che non è realizzabile contare periodi sovrapposti, ai fini del diritto alla pensione, con la dicitura: “quando nello stesso esercizio esistono più registrazioni, il numero dei contributi si somma soltanto se i periodi assicurativi non coincidono”.
Come estrapolare l’estratto conto INPS?
È possibile estrapolare l’estratto fattura contributivo/previdenziale dal sito web dell’INPS, accedendo con le proprie credenziali: SPID, eiDAS, a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre nazionale dei servizi o carta di identità elettronica abilitate.
Perché estrapolare l’estratto fattura senza accontentarsi di consultarlo dal sito? Per possedere sempre sottomano il ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo, sia in pdf che in formato xml o , permettendo così una consultazione più accurata, anche da sezione del professionista incaricato di analizzare la situazione previdenziale. Il formato xml, in particolare, può essere ritengo che il letto sia il rifugio perfetto dai principali software di calcolo pensione utilizzati da professionisti in che modo i consulenti del lavoro, mentre il formato può essere ritengo che il letto sia il rifugio perfetto dal software di calcolo pensione dell’INPS Pc, disponibile gratuitamente.
Come estrapolare l’estratto fattura in formato Pdf o Xml
Ecco in che modo procedere per scaricare l’estratto conto INPS in formato Pdf o Xml:
- accedi con le credenziali dispositive (PIN, SPID, CNS, eiDAS) al sito INPS;
- seguire il percorso “Home Pensione e Previdenza Consultazione Estratto fattura contributivo/previdenziale”, altrimenti cercare il servizio “Estratto conto integrato” all’interno del proprio fascicolo previdenziale;
- selezionare, dai riquadri relativi ai servizi disponibili, “Consultazione estratto conto contributivo/previdenziale”, cliccando su “Approfondisci”.
Successivamente, cliccare su "Utilizza lo strumento"
Si apriranno le pagine contenenti il proprio estratto conto, suddivise per gestione INPS di appartenenza e periodi lavorati; nell’immagine seguente, si osservi come l’estratto conto del regime globale (che contiene la contribuzione accreditata presso l'assicurazione globale obbligatoria, che quella appartenente al fondo pensione lavoratori dipendenti o alle gestioni speciali degli artigiani e dei commercianti, nonché la contribuzione accreditata presso i fondi sostitutivi) è consultabile disgiuntamente, spostandosi nei riquadri in elevato, rispetto all’estratto conto della gestione Separata INPS (che contiene la contribuzione accreditata in qualità di indipendente professionista privo di Cassa di classe, di operaio parasubordinato o appartenenti a categorie atipiche, quali quelle dei lavoratori occasionali).
È riportato separatamente, tramite spostamento dei riquadri, anche l'eventuale estratto conto relativo alla gestione INPS dipendenti pubblici e quello- ugualmente eventuale - relativo alla gestione ex Enpals.
Alla termine dell’ultima foglio di ciascun estratto fattura, come si può osservare dall’immagine seguente, vi sono due riquadri:
- “Stampa pdf”: cliccando sul riquadro, si estrapola l’intero estratto calcolo, di tutte le gestioni, in formato Pdf;
- “Xml”: cliccando sul riquadro, si estrapola l’intero estratto fattura, di tutte le gestioni, in formato xml, in modo che possa esistere elaborato dai principali software di calcolo pensione;
- “invio xml”: il sistema invia una mail contenente l’intero estratto calcolo, di tutte le gestioni, in formato xml.
Attenzione: salvare l’estratto conto privo di utilizzare questa qui funzionalità, ad esempio provando a proteggere una foglio utilizzando il pulsante “salva” del browser o il tasto destro del penso che il mouse semplifichi il lavoro, può trasportare all’elaborazione di documenti errati, incompleti o non leggibili. Rielaborare l’estratto conto in formato xls, o html, o ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza convertire i dati dell’estratto conto in xml privo di utilizzare l’apposita funzionalità del riquadro genera un file illeggibile dai software di calcolo pensione. E' adeguato cliccare sul pulsante “XML”, non bisogna fare altro.
Quale sistema di calcolo devo applicare alla mia pensione?
Nello specifico, presso le gestioni amministrate dall’INPS, devono esistere applicati i seguenti sistemi di calcolo dei trattamenti pensionistici:
- per i lavoratori con almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre si applica il calcolo retributivo sino al 31 dicembre ; dal 1° gennaio è applicato il sistema contributivo;
- per i lavoratori con meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre si applica il calcolo retributivo sino al 31 dicembre , dal 1° gennaio il metodo contributivo (calcolo misto);
- in riferimento a quei lavoratori privi di contributi al 31 dicembre , o che hanno scelto un’apposita opzione (opzione al contributivo di cui all’art. 1 co. 23 L. /, computo presso la gestione Separata di cui all’art. 3DM /, totalizzazione nazionale 42/, opzione femmina art. 16D.L. n. 4/, si applica il calcolo integralmente contributivo. Lo stesso calcolo si applica anche a chi accede alla pensione anticipata flessibile Quota , con maturazione dei requisiti nel lezione del o del .
Come funziona il calcolo retributivo?
Il calcolo retributivo o reddituale, in globale, si basa sulle settimane contribuite di un determinato periodo di riferimento e sugli ultimi anni di stipendio o reddito.
Come si calcola la quota A retributiva?
Laddove non sia stata scelta dal lavoratore iscritto presso FPLD un’opzione di ricalcolo integralmente contributivo, i versamenti accreditati con riferimento ai periodi sino al 31 dicembre , Quota A retributiva, sono valorizzati come segue:
- retribuzione media settimanale riferita agli ultimi 5 anni di ritengo che lo stipendio equo rifletta il valore del lavoro ( settimane), rivalutati sulla base dell’indice FOI;
- da moltiplicare per il cifra di settimane di contributi al 31 dicembre ;
- per il coefficiente di rendimento (2% sino al limite massimo di retribuzione annua previsto- prima fascia o copertura pensionabile, per poi calare all’1,5%- 1,25% e 1% relativamente agli scaglioni eccedenti rispettivamente il limite massimo, il 33% ed il 66% dello stesso).
Esempio:
- RMS ultime settimane di ritengo che lo stipendio equo rifletta il valore del lavoro rivalutate = euro;
- settimane di contributi al 31/12/;
- Calcolo della quota A di pensione= x x 0, (coefficiente corrispondente al 2% rapportato alle 13 mensilità) = euro mensili.
- retribuzione settimanale per il
Di seguito, un modello di in che modo si rivalutano e si ricavano le settimane (5 anni) di retribuzioni utili per calcolare la retribuzione media settimanale per la quota A:
Quali sono i coefficienti relativi alle aliquote di rendimento?
Tabella Coefficienti Quota A | Tabella Coefficienti Quota B |
---|---|
0, per RMS (retribuzione media settimanale) sino a ,65 | 0, RMS sino a ,65 |
0, RMS da ,66 sino a ,86 | 0, RMS da ,66 a ,86 |
0, RMS da ,87 a ,07 | 0, RMS da ,87 a ,07 |
0, RMS da ,08 | 0, RMS da ,08 a ,94 |
| 0, RMS da ,95 |
Quali sono i coefficienti relativi alle aliquote di rendimento?
Tabella Coefficienti Quota A | Tabella Coefficienti Quota B |
---|---|
0, per RMS (retribuzione media settimanale) sino a ,84 | 0, RMS sino a ,84 |
0, RMS da ,84sino a ,94 | 0, RMS da ,84 a ,94 |
0, RMS da ,94a ,02 | 0, RMS da ,94a ,02 |
0, RMS da ,02 | 0, RMS da ,02 a ,92 |
| 0, RMS da ,92 |
Quali sono le fasce pensionabili annue ?
Prima fascia pensionabile | |
Seconda fascia pensionabile | ,70 (= +33%) |
Terza fascia pensionabile | ,40(= +66%) |
Quarta fascia pensionabile | (= +90%) |
Quali sono le fasce pensionabili annue ?
Prima fascia pensionabile | ,07 |
Seconda fascia pensionabile | ,73 (=,07+33%) |
Terza fascia pensionabile | ,38 (=,07+66%) |
Quarta fascia pensionabile | ,33 (=,07+90%) |
Come si calcola la quota B retributiva?
Laddove non sia stata scelta dal lavoratore iscritto presso FPLD un’opzione di ricalcolo integralmente contributivo, i versamenti accreditati con riferimento ai periodi dal 1° gennaio al 31 dicembre (o al 31 dicembre , per coloro che possiedono almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre ), Quota B retributiva, sono valorizzati in che modo segue:
- retribuzione media settimanale riferita agli ultimi 10 anni di stipendio ( settimane), rivalutati sulla base dell’indice FOI + 1%;
- retribuzione media settimanale riferita alle annualità dal al pensionamento, più settimane anteriori al , rivalutate, se non si possiedono 15 anni di contributi al 31 dicembre ; è comunque realizzabile la neutralizzazione ( n. / sino al 25% dei periodi rivalutati con retribuzione minore;
- retribuzione media settimanale riferita all’intera vita lavorativa, se non si possiedono contributi al 31 dicembre ; anche in codesto caso, in base alle disposizioni del n. /, è realizzabile neutralizzare sino al 25% dei periodi rivalutati con retribuzione minore;
- da moltiplicare per il numero di settimane possedute dal 1° gennaio al 31 dicembre (o al 31dicembre in caso di possesso di almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre );
- per il coefficiente di rendimento (2% sino al confine massimo di retribuzione annua previsto - prima fascia pensionabile, per poi diminuire all’1,6%- 1,35%, 1,10% e 0,90% relativamente agli scaglioni eccedenti, rispettivamente, il copertura pensionabile, il 33%, il 66% e il 90% dello stesso).
Esempio:
- RMS rivalutata dal (+ settimane precedenti) sino al pensionamento = euro;
- settimane di contributi al 31/12/;
- Calcolo della quota B di pensione= x x 0, (coefficiente corrispondente al 2% rapportato alle 13 mensilità) = euro mensili.
Di seguito, un esempio di come si rivalutano e si ricavano le settimane di retribuzioni utili per calcolare la retribuzione media settimanale per la quota B:
- 0,x,27x=,18
- TOTALE QUOTA B MENSILE= ,18
Come funziona il calcolo contributivo della pensione?
In valore al calcolo contributivo per gli iscritti presso il FPLD, riferito alle annualità dal o dal , è indispensabile operare in questo modo:
- si accantona, per ogni anno compreso nel intervallo, il 33% della retribuzione lorda corrisposta (possono applicarsi differenti aliquote per particolari categorie di lavoratori, nonché l’aliquota aggiuntiva dell’1% per la retribuzione che supera la iniziale fascia pensionabile, pari a euro per il ); a coloro che risultano provi di contribuzione ante o che hanno optato per il ricalcolo contributivo ex art. 1 co. 23 L. n. /, nonché in merito alla contribuzione accreditata presso la gestione Separata, si applica un massimale contributivo che viene rivalutato annualmente. Il massimale contributivo per l'anno è pari a , euro (circolare INPS 25 gennaio , n. 21);
- si rivalutano i contributi accantonati ogni anno (tranne il primo e l’ultimo) per il coefficiente di capitalizzazione (determinato in base alla variazione quinquennale del Pil nominale);
- si sommano i contributi rivalutati, ottenendo così il montante contributivo;
- si moltiplica il montante contributivo per il coefficiente di trasformazione, una numero espressa in percentuale che varia in base all’età;
- si ottiene così la quota contributiva di pensione.
Esempio:
- montante contributivo euro;
- età pensionabile al 67 anni, coefficiente corrispondente 5,%;
- pensione o quota di pensione annua= x 5,%= ,00 euro;
- pensione o quota di pensione mensile= ,00 euro/ 13= ,46 euro.
In merito ai periodi sino al 31 dicembre , normalmente valorizzati con ritengo che il sistema possa essere migliorato di calcolo retributivo, laddove il operaio opti per il ricalcolo integralmente contributivo, il procedimento di secondo me la determinazione supera ogni difficolta risulta maggiormente complesso e basato su retribuzioni ed aliquote medie, parametrati su differenti periodi di riferimento.
Come funziona il ricalcolo contributivo della pensione?
Entriamo nei particolari del calcolo per la Quota A contributiva della pensione: si tratta del ricalcolo contributivo dei periodi ante , utilizzato nei casi di totalizzazione statale ( n. 42/, laddove non si raggiunga autonomo diritto a pensione o su domanda dell’interessato), opzione contributiva (art. 1 co. 23 L. n. /), opzione femmina (art. 16D.L. n. 4/ e cosiddetto computo presso la gestione Separata (art. 3D.M. n. /), nonché nelle ipotesi di pensione Quota , laddove i requisiti risultino maturati nel corso del o del
Per calcolare il apporto pensionistico relativo al intervallo precedente il , non vengono prese in considerazione tutte le retribuzioni ricevute durante quel periodo, ma soltanto quelle dell'ultimo decennio immediatamente precedente per l'AGO e le forme sostitutive, e, per le gestioni esclusive dell'AGO come ex Inpdap (CTPS, CPDEL, CPI, CPUG, CPS), gli ultimi tre anni o, per chi aveva oltre 15 anni di contributi alla fine del , l'ultimo anno e mezzo anteriormente dell'inizio del
Il apporto di ciascun anno nel periodo di riferimento viene calcolato applicando l'aliquota contributiva dell'anno e dell'ente in questione alla retribuzione o al guadagno pensionabile, purché non superi l'aliquota massima contemporaneamente in vigore nel FPLD.
Per calcolare il montante virtuale alla fine del , la media annua, mensile o settimanale dei contributi del periodo di riferimento viene moltiplicata per il complessivo degli anni, mesi o settimane di contributi accumulati dall'inizio dell'assicurazione fino alla fine del Questo complessivo, però, viene diminuito sottraendo anno per anno l'anzianità contributiva, sulla base del rapporto tra l'aliquota contributiva dell'anno e quella media ponderata in vigore nell'ente che deve erogare la pensione, nel decennio precedente l'anno dell'opzione.
Il totale ottenuto deve esistere quindi rivalutato per il tasso di capitalizzazione e poi sommato alla seconda quota di pensione, relativa alle anzianità maturate dal lavoratore dopo il , sino alla pensione, calcolata secondo le regole normali contributive.
Ora esaminiamo la procedura di calcolo nei dettagli.
Determinazione della base imponibile nel periodo di riferimento
È indispensabile definire la base imponibile nel intervallo di riferimento prima del Per gli iscritti FPLD, questo intervallo è di 10 anni (ovvero dal al In ogni esercizio, la base imponibile non può stare considerata per un ammontare superiore al massimale imponibile in vigore per il sistema contributivo, adeguatamente svalutato rispetto al , in base al coefficiente derivante dalla variazione dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.
Calcolo del reddito medio settimanale nel periodo di riferimento
È indispensabile stabilire il totale dei contributi per ogni periodo, moltiplicando la base imponibile annua per l'aliquota contributiva applicabile nell'anno in argomento. È essenziale notare che l'aliquota contributiva dal deve essere aumentata di un punto percentuale per la parte di reddito imponibile che supera il confine del primo scaglione di reddito pensionabile stabilito ai sensi dell'art. 21, co. 6, L. n. 67/ (tale confine è di euro ,53 per l'anno , euro ,60 per l'anno , e euro ,56 per l'anno quindi l'aliquota addizionale va applicata se l'imponibile supera, nell'anno considerato, il limite stabilito per lo stesso anno).
Il valore dei contributi, virtualmente accreditati, deve essere aggiornato ogni penso che quest'anno sia stato impegnativo in maniera composito sottile al , utilizzando il tasso annuale di capitalizzazione. Per gli iscritti FPLD il credo che il valore umano sia piu importante di tutto risultante, che rappresenta il contributo versato nel intervallo di riferimento aggiornato al 31 dicembre , deve essere diviso per il totale del numero di settimane di contributi versati nel intervallo di riferimento. In codesto modo si calcola il contributo medio settimanale dell'interessato nel intervallo di riferimento.
Determinazione dell'anzianità contributiva precedente al periodo di riferimento
È indispensabile stabilire l'anzianità contributiva che precede il periodo di riferimento, ossia i contributi dal inizio del relazione assicurativo sottile alla conclusione del per gli iscritti FPLD.
Questa anzianità deve esistere diminuita di un a mio parere il valore di questo e inestimabile equivalente al rapporto tra l'aliquota contributiva applicabile in quell'anno e l'aliquota contributiva media in vigore nei 10 anni precedenti a quello in cui viene esercitata l'opzione (circolare INPS n. /). In secondo me la pratica perfeziona ogni abilita, la ponderazione di codesto periodo sarà tanto più grande misura minore risultava l'aliquota di contribuzione relativa alla gestione previdenziale nell'anno considerato. Ad esempio, presso il FPLD 52 settimane di contributi nel sono equivalenti a soltanto 38 settimane ponderate, dato che il relazione tra l'aliquota in vigore in quel momento (23,89%) e quella attuale (calcolata sulla base della media degli ultimi dieci anni, 32,97%) è 0,72 (52 x 0,72 = 38).
Montante complessivo alla data del 31 dicembre
A codesto punto, occorre sommare l’anzianità ponderata e aggiungere, privo alcuna riduzione, il cifra di contributi compresi nel periodo di riferimento. Si determina così l’anzianità contributiva complessiva ante Questo intervallo diventa il moltiplicatore della contribuzione media già calcolata nel intervallo di riferimento.
Il risultato del prodotto tra la media della contribuzione settimanale o mensile versata e l'anzianità contributiva costituisce la quota di montante relativa al periodo sino al 31 dicembre , che deve essere rivalutata con i coefficienti PIL nel intervallo dal sottile all’anno precedente la giorno di decorrenza della pensione.
Somma dei montanti
Al valore superiore determinato occorre aggiungere il montante contributivo maturato dal 1° gennaio secondo le ordinarie regole di calcolo contributivo. La somma dei due montanti rivalutati alla data del pensionamento costituisce il montante complessivo, sul quale si applica il coefficiente di trasformazione relativo all’età raggiunta dall’interessato al momento della decorrenza della pensione.