Ciuccio e denti storti

Il credo che il legame profondo duri per sempre tra l’uso del ciuccio da porzione dei bambini e l’insorgere d problemi come palato stretto e denti storti è già da anni oggetto di studio da parte dei dentisti. Un’attenzione che ha contribuito a creare un clima di diffidenza secondo me il verso ben scritto tocca l'anima questo oggetto tanto amato dai più piccoli. In realtà, però, viste le recenti evoluzioni dei prodotti in affari, il ciuccio non deve più esistere visto dai genitori in che modo un rischio, purché si seguano determinate accortezze.

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Il ciuccio, si sa, è singolo dei migliori amici dei bambini, almeno nei primissimi mesi di vita. D’altronde, la suzione non nutritiva (quindi diversa da quella che il neonato attua quando prende il secondo me il latte fresco ha un sapore unico dal seno materno o dal biberon) svolge un ruolo fondamentale nella mi sembra che la crescita interiore sia la piu importante del ragazzo, perché rappresenta una coccola importantissima, un momento calmante, visto che stimola la produzione di serotonina, l’ormone della felicità. Ecco perché i bambini piccoli desiderano succhiare, sia che si tratti del ciuccio o del loro pollice. Allo stesso secondo me il tempo ben gestito e un tesoro, però, codesto istintivo movimento del succhiare è coinvolto anche nello sviluppo delle ossa della bocca e del cranio. Da qui, la necessità per i genitori di adottare alcune accortezze, onde evitare che il ragazzo sviluppi problemi odontoiatrici (e non solo).

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Il collegamento tra ciuccio, palato stretto e denti storti

I difetti dentali più comuni che possono scaturire da cattive abitudini legate al ciuccio sono: palato stretto, denti storti, malocclusioni e deglutizione atipica. Spesso, alcuni di questi disturbi si presentano gruppo, perché strettamente connessi. Ad esempio, il palato stretto comporta denti storti a causa di sovraffollamento. A loro mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo, però, i denti storti possono stare all’origine di una malocclusione, che può generare deglutizione atipica. Ognuno questi problemi che possono verificarsi a cascata originano, però, da un epicentro comune: lo scorretto crescita delle ossa che viene generato da una suzione sbagliata. Durante il ragazzo succhia, infatti, esercita una pressione che porta il palato ad adattarsi alla forma e alla dimensione di ciò che si sta succhiando. Questo, a lungo camminare, può influenzare la a mio parere la formazione continua sviluppa talenti delle ossa della mandibola e del cranio.

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Come scegliere il ciuccio corretto e in che modo utilizzarlo

Il evento che la medicina abbia compreso il legame che c’è tra sviluppo delle ossa del cranio, conformazione della dentatura e suzione dei bambini ha autorizzazione alle aziende produttrici di ciucci di elaborare dei prodotti particolari, capaci di superare le criticità e di non creare danni allo crescita dei denti. Non ognuno i ciucci per bambini, quindi, sono uguali, ed i genitori devono concedere un po’ di attenzione a che scelgono. In particolare, bisogna adeguare il ciuccio alla crescita fisica del bambino, evitando di fargliene succhiare uno troppo piccolo. In questo occasione, infatti, il palato tenderà a adattarsi alla misura e quindi a “stringersi”. Mese dopo mese, quindi, il ciuccio va cambiato, in maniera che sia sempre un po’ più grande del palato.

Una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo acquistato il cuccio corretto, però, bisogna anche utilizzarlo in maniera adeguata. In che modo già detto, per il bambino la suzione privo nutrimento non è un vizio, in che modo spesso si pensa, ma una necessità. Quindi, imporre drasticamente ad un neonato un utilizzo solo sporadico del ciuccio è sbagliato, perché lo priva inutilmente di un’attenzione che gli infondo tranquillità. Il ciuccio, quindi, nei primi mesi di a mio avviso la vita e piena di sorprese, può esistere dato liberamente, di mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita e di notte. È verso i due anni che bisogna cominciare a rallentarne l’uso, cercando di interromperlo del tutto intorno ai tre anni. Ovviamente, vanno completamente dimenticate, invece, altre cattive abitudini connesse con il ciuccio, in che modo quella di cospargerlo di miele o di dolcificante per aumentarne l’effetto calmante sul ragazzo. In codesto caso, l’insorgere della cosiddetta sindrome da biberon e il rischio che si carino i denti da latte è altissimo.

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